Ho lottato contro i mulini a vento...


Qualcosa mi scuote, mi tocca violentamente le braccia,
sento un vortice, risucchiare ogni semplice pensiero.
Sento urlare i pensieri, loro chiedono, reclamano attenzione...
Ho lottato contro i mulini a vento?
Quelle volte in cui, credevo di aver di fronte limiti, paure...
ho lottato credendo di poterle sconfiggere, per poter proseguire
un cammino che conduceva, a mio avviso, verso la svolta definitiva
di una vita piatta e priva di colore.
Ho lottato contro i mulini a vento?
Quando credevo di lottare contro il timore di scegliere,
il timore di ammettere un sentimento,
ho lottato credendo di poterlo sconfiggere,
attraverso l'autenticità di gesti spontanei.
Lottavo contro il terrore di dare il giusto nome
alle emozioni...
lottavo contro i mulini a vento,
tutte le volte in cui,
la mia mano stringeva la tua,
con la speranza di trasmettere forza.
Lottavo contro i mulini a vento,
tutte le volte in cui,
ascoltavo i tuoi silenzi e comprendevo le tue assenze.
Mulini a vento, sì, solo limiti che la mia
mente ha creato, per difendere la tua figura.
Una figura per la quale ho lottato.
Una lotta dalla quale non volevo ritirarmi.
Quei mulini a vento, adesso,
ridono di me...
ridono dei miei gesti, delle mie parole, della mia forza...
Una lotta, la mia, che ho perso.
Silenziosamente, non riesco a lasciar la terra sulla quale lottavo,
la tocco, ne respiro l'odore : tornano alle mente tutte le motivazioni
per le quali non guardavo in faccia nulla,
tornano alla mente motivazioni, sapori, odori, che mi donavano forza.
Tornano alla mente, le motivazioni che spingevano il mio corpo
a lottare, nonostante la pioggia ed il vento.
Tornano alla mente le MIE motivazioni :
motivazioni forti, autentiche, vive...
Respiro l'odore della terra, mi guardo intorno, nessuno intorno a me.
Ho lottato da sola, contro i mulini a vento?

Il Rifugio


Ho vagato anni, forse secoli, lungo strade piene di gente

Incapace di ascoltare, di osservare, incapace di essere.

Costante, il vento sul mio viso, nei miei occhi.

Ad un tratto lì, eccolo, quel rifugio.

Sempre sognato, sempre cercato.

Descritto nella mia mente in ogni piccolo particolare

Ogni dettaglio…

Un rifugio, il mio.

Non per fuggire dalla vita,

né per nascondersi dai doveri.

Un rifugio per disegnare con le mie mani… attimi di emozioni.

Emozioni che, il vento, la pioggia, la nebbia, cercheranno di limitare.

Ma i miei pensieri, adesso liberi, la mia penna sempre fedele.

Una penna che conosce i miei silenzi,

ne capta l’urlo e lo traduce in parole eterne.

Un rifugio, il mio,

non per fuggire, ma per continuare a vivere…